E non sarà comunque questo a fermarci.



Venerdi' 23 scorso, il Consiglio comunale di Orosei, all'unanimità, ha approvato il progetto preliminare di collegamento tra le SS 125 e 129 con un nuovo ponte sul fiume Cedrino e il piano particellare di esproprio.

Erano presenti alla seduta, un gruppo di proprietari ai quali era stato notificato l'avvio del procedimento preordinato all'esproprio. L'unico intervento, tra i consiglieri, che ha manifestato qualche dubbio sulla soluzione prescelta riguardo al tracciato, è stato quello del consigliere Loi. Ma poi ha votato con la maggioranza, rendendo puramente formale il proprio dissenso.

In questo modo il procedimento di inevitabile devastazione dell'oasi naturalistica (inserita nel Sito di Interesse Comunitario) coltivata con colture di pregio, ha compiuto un ulteriore passo in avanti.

Hanno preso la parola esponenti del comitato dii difesa di Arbolotta ma le loro osservazioni e contestazioni sono state del tutto ignorate.

Le scelte degli amministratori si fondano, sostanzialmente, su due punti: non perdere i finanziamenti stanziati per l'opera e la necessità di dare soluzione ai problemi del traffico soprattutto nel periodo estivo.

Infondati o artificiosamente enfatizzati l'uno e l'altro.

Il finanziamento può essere benissimo rimodulato (come già avvenuto una prima volta) e la deviazione del traffico fuori dal centro abitato, (ammesso che sussista), può essere risolto con soluzioni che non sottraggano alla produzione agricola terreni di grande fertilità (terreni alluvionali formatisi nel corso di decine di migliaia di anni) nei quali generazioni di coltivatori hanno creato ricchezza e che devono essere ritrasmessi intatti alle generazioni successive.

E' falso che la salvaguardia della integrità del territorio non crei ricchezza: la verità è che una strada, a maggior ragione quando essa sia inutile o di dubbia utilità, crea ricchezza solo per pochi. Non lascerà tracce nel comune di Orosei. Non valorizzerà l'imprenditoria locale; non creerà occupazione,se non marginale e per pochi mesi.

Distruggerà posti di lavoro esistenti, cancellerà aziende di allevatori e coltivatori, lascerà reliquati inutilizzabili e deprezzati e restringerà la base produttiva del paese, secondo una tendenza ormai pluridecennale e incrementerà le speculazioni sugli scampoli di terreno agrario. OROSEI, IN QUESTO MODO, STA DISTRUGGENDO IL PROPRIO FUTURO!!

Il turismo non si muove per una strada ma per la bellezza della natura, per la ricchezza delle risorse alimentari, per la fruibilità dei suoi spazi. 

Si stanno buttando via gioielli per accumulare detriti!

Le aree naturali protette, in Italia, generano un giro d’affari di 2 miliardi di euro all’anno e un fatturato pari a 9 miliardi di euro, con un’occupazione di 86 mila posti di lavoro(4 mila diretti, 17 mila per servizi, 65 mila per turismo, agricoltura, artigianato, commercio), con 2.450 centri visita, strutture culturali e circa 34 milioni in media di visitatori ogni anno. 

Questa è la vera ricchezza!

Tutta la popolazione di Orosei deve essere correttamente informata e deve essere messa in condizioni di decidere, senza deleghe a un gruppo di persone incapace di guardare al futuro con lungimiranza e con disinteresse.

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Qui, invece, potete leggere l'articolo, sempre  relativo all'incontro di avant'ieri, scritto da Fontanesi, su La Valle del Cedrino. (Valle, aggiungeremmo, che fra poco, gli Oroseini, rischiano di non avere e vedere  più)


This entry was posted on domenica 25 maggio 2014 and is filed under ,,,,,. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response.

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