Il primo passo degli agricoltori

Riavutisi dalla sorpresa, gli agricoltori e i proprietari coinvolti, spedirono nel breve tempo concessogli, le loro osservazioni personali al Comune di Orosei, non senza allegare una lettera "collegiale", che riassumesse il sentire comune di tutti, e che vi riportiamo qui sotto. 



Al Sindaco
Alla Giunta
Del Comune di Orosei
Via Santa Veronica n. 5
08028 Orosei

OGGETTO: Lavori di “Collegamento delle S.S. 125 e 129 nuovo ponte sul fiume Cedrino.
CUP: D94E05000140002 del 13.01.2014


In riferimento all’avviso pubblico in oggetto specificato, i proprietari dei fondi interessati all’eventuale esproprio, contestano la proposta elaborata con “il piano particellare di esproprio“ pubblicato dal Comune di Orosei, e pur non intendendo assumere una posizione conflittuale, si oppongono al provvedimento e quindi alle scelte dell’amministrazione comunale, ed in merito esprimono un modesto parere e dei suggerimenti costruttivi.

L’impatto ambientale delle opere che s’intendono realizzare, è rappresentato emblematicamente, dalle simulazioni elaborate in sede di progettazione a cui si rimanda ritenendo che non abbiano bisogno di ulteriori commenti. Tuttavia, del manifesto deturpamento della vallata, è evidente che questa amministrazione non potrà andarne fiera in futuro.

L’ubicazione dell’opera appare quanto mai inopportuna perché collocata a ridosso dell’alveo del fiume, in un’oasi con vocazione naturalistica, storicamente consacrata alla pastorizia, alle coltivazioni degli ortaggi, degli agrumi, e alla cultura vivaistica.

L’inopportunità del sito prescelto, è comprovata dalla fragilità idrogeologica del sito. Come è a tutti noto, la vallata interessata ai lavori si trova a ridosso di un fragile costone costituito da basalto ed arenarie, soggetto a smottamenti e frane soprattutto nel periodo invernale, quando le copiose precipitazioni atmosferiche dall’altipiano “Gollei” riversano le acque lungo il costone. La vallata trovandosi ben al di sotto del punto altimetrico della statale 129, nel tratto di strada che conduce in paese, è oggetto di continui allagamenti nelle stagioni autunno- invernale. Nell’ultima calamità del 18 novembre, la vallata è stata per diversi metri sommersa dall’acqua, rendendola impraticabile per giorni, determinando ingenti danni alle culture, alle attività artigianali, e agli automobilisti che loro malgrado sono stati raggiunti dal nubifragio .

Come è evidente. la realizzazione dell’opera non agevolerebbe gli autoarticolati provenienti dalle cave che, non trovando giovamento nell’immettersi nella statale 125 all’uscita del paese, continuerebbero a percorrere la statale 129 per dirigersi verso la SS131 DCN, per evitare l’imbottigliamento sulla Statale 125 soprattutto nel periodo di maggiore traffico, cioè quello estivo. Anche gli operatori della zona industriale cittadina e la locale clientela continuerebbero a percorrere l’ attuale rete viaria per raggiungere il centro cittadino.

Per contro, la nuova bretella stradale potrebbe verosimilmente escludere definitivamente dal paese, il transito “di passaggio” di forestieri e turisti, con evidenti ripercussioni sul tessuto economico del settore turistico e dei pubblici esercizi. Mentre nel periodo estivo potremo assistere ugualmente ad intasamenti del traffico dovuto alle migliaia di turisti che la sera raggiungono il centro cittadino dalle località balneari, percorrendo il vecchio tracciato e quindi il restringimento del “ponte storico”.

Si contesta inoltre, l’opportunità di codesta amministrazione comunale di investire risorse nella realizzazione di un’opera di viabilità esterna che solitamente è dovuta agli enti territoriali e nazionali sovra ordinati. Le risorse a disposizione, si ritiene non siano sufficienti a realizzare i lavori programmati, non avendo valutato congruamente le difficoltà di realizzazione del tratto stradale nella sua interezza, ed in particolare, l’assetto geomorfologico dell’area e i connessi rischi idrogeologici, dovuti all’instabilità dei pendii e soprattutto alla prossimità della foce del Cedrino, che in passato hanno costituito uno dei maggiori rischi per le attività produttive e per l’incolumità pubblica.

Alle cospicue risorse per la realizzazione dell’opera, dovranno inoltre sommarsi le necessarie periodiche attività riguardanti le manutenzioni ordinaria e straordinaria per la tenuta in efficienza del manto stradale, la segnaletica e la stipula delle dovute assicurazioni per risarcimenti o contenziosi.

Ci si chiede se, in tempi di spending review, la realizzazione dell’ intervento così come progettato può costituire di certo un esempio di rispetto del principio costituzionale di buon andamento della pubblica amministrazione mirato alla realizzazione dell’interesse pubblico, in conformità al criterio di efficacia ed efficienza? Ed ancora, tale spendita appare opportuna e giustificabile sotto il profilo tecnico/contabile, anche di fronte agli organi di controllo in materia di entrate e spese pubbliche?

Le risorse destinate a tale intervento (che parrebbe provengano da un altro finanziamento per la realizzazione di differente opera pubblica) possono per esempio indirizzarsi ad altri interventi mirati alla tutela e conservazione del territorio, alla promozione turistica, alla viabilità, alla toponomastica cittadina e delle località turistiche ad interventi che inibiscano per quanto possibile il traffico viario e tutelinino i cittadini ed in particolare quelli più “deboli”. Si realizzino quindi piste ciclabili che colleghino la città alle località balneari, percorsi ludico-sportivi attrezzati, che invitino gli abitanti e gli ospiti ad una migliore fruizione del territorio attraverso attività motorie; si promuovano i siti storico, archeologici, religiosi, promuovendo in tal caso i mezzi pubblici o alternativi per il loro raggiungimento, favorendo una diminuzione del traffico veicolare.

Lo stesso fiume potrebbe costituire una risorsa con connotazione naturalistica mediante la realizzazione di opere compatibili con la natura dei luoghi, quali l’installazione di arredi fissi che garantiscano la fruibilità dell’area, con percorsi botanici e per l’osservazione della fauna, con piste ciclabili; favorendo i collegamenti balneari anche con i centri limitrofi con piccole imbarcazioni sportive o a basso impatto ambientale.
Si suggeriscono interventi mirati alla salvaguardia del territorio con interventi di mantenimento e pulizia degli argini, degli arenili e delle oasi naturalistiche (Su Barone, Osala, Santa Maria, L’argine, Fuile, etc.). Progetti che integrino le compatibilità dell’ambiente circostante, con la gestione di attività socio-economiche, legati per esempio all’accoglienza, all’accompagnamento dei fruitori, alla pulizia, alla gestione mirata del territorio, alle coltivazioni biologiche.

Sarebbe quanto mai opportuno predisporre un piano urbano del traffico che individui le criticità e trovi adeguate soluzioni che favoriscano la ciclo-pedonalità e l’uso di mezzi alternativi pubblici (magari assegnati in concessione per esempio ai trenini turistici) che disincentivino la mobilità dei veicoli privati nei collegamenti con le località balneari. Si promuova quindi il trasporto intermodale, individuando aree di sosta attrezzate servite da mezzi pubblici e attività di nolo di bici anche con pedalata assistita.

Com’è evidente, gli stringati suggerimenti appena elencati per sintesi e brevità, possono essere spunto di ben altre considerazioni di sviluppo e tutela del territorio che, oltre a salvaguardarlo da interventi che oggigiorno parrebbero anacronistici, offrono opportunità di lavoro rilevanti e durature in diversi ambiti, costituendo una risorsa per il tessuto economico produttivo.

Con scelte alternative all’opera contestata, l’amministrazione comunale dimostrerebbe una diversa sensibilità ambientale. Già nel breve periodo potrebbe costituire un nuovo volano di promozione del territorio seguendo più attuali criteri di fruizione delle vacanze per i turisti e di vivibilità per gli stessi concittadini.

This entry was posted on venerdì 23 maggio 2014 and is filed under ,,,,,. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response.

Leave a Reply