Il primo sbaglio: la scarsa informazione

Riportiamo l'articolo apparso, su La Valle del Cedrino, in data 11 Febbraio 2014, nel quale viene data una prima e sintetica informazione sull'errata (o quantomeno non capillare) notifica agli interessati, dell'avvio del procedimento preordinato all'esproprio dei loro terreni.

Apertura circonvallazione, critiche e polemiche per la scarsa informazione: il Comune sceglie come canale informativo solo due testate nazionali



Gli agricoltori dei fertili appezzamenti di Pontes, Bitte, Santu Lenardu, Saliche Nieddu, Fuile, Orgolotta e Sulocche non sono grandi lettori di cronache sportive nè di quotidiani di finanzia. Loro sono gente di campagna, che dall'alba al tramonto sudano sui loro possedimenti coltivando e producendo ancora oggi prodotti genuini e di qualità. Così sono rimasti particolarmente sbalorditi dal fatto che il Comune lo scorso 13 gennaio abbia pubblicato sul sito istituzionale l'avvio del provvedimento per l'esproprio delle loro terre che verranno sacrificate per la realizzazione della circonvallazione nord (collegamento SS129 - SS125) con tanti di nuovo ponte del Cedrino. Senza che fossero molto più semplicemente ed efficacemente contatti direttamente dagli uffici visto che, dalla data di pubblicazione del piano di esproprio, avevano un mese di tempo utile per presentare le loro eventuali osservazioni. Ma ancora più sorprendente è il fatto che il responsabile unico del procedimento (Area lavori pubblici del Comune) abbia individuato rispettivamente nel giornale finanziario "Italia Oggi" e nell'edizione sarda del Corriere dello Sport i due quotidiani (uno a diffusione nazionale l'altro locale) dove, come impone la legge, pubblicare a pagamento l'avvio del procedimento di esproprio. Con buona pace per i quotidiani di Cagliari e Sassari e per le grandi (certamente più diffuse e lette) testate nazionali. Morale della favola solo pochissimi dei numerosi proprietari dei terreni inseriti nel piano di espropri sono venuti a conoscenza del fatto ed ora stanno cercando di riparare alla mancata informazione avvisando tutti i loro colleghi dell'imminente scadenza per presentare le osservazioni che devono essere protocollate in Comune entro il prossimo 14 febbraio. Appena tre giorni utili ancora insomma a disposizione degli agricoltori per non perdere un passaggio che per loro potrebbe rivelarsi determinante. «Vogliamo avvisare tutti i proprietari interessati che entro il 14 febbraio scadrà il termine ultimo per poter precisare al Comune le osservazioni tecnico-giuridiche riguardanti quei fondi oggetto di esproprio, e che oggi sono stimati per un misero valore di 49 centesimi di euro al metro quadrato». Un prezzo base per terreni rurali che non tiene conto per esempio delle eventuali migliorie effettuate negli anni e che i conduttori possono inserire nelle osservazioni al piano di esproprio.



di Angelo Fontanesi

Qui troverete l'articolo originale.

L'avviso passato in sordina, del 13 Gennaio, lo potete invece vedere qui



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